LA NUOVA PUBBLICAZIONE DE “L’UOMO PLANETARIO” DI ERNESTO BALDUCCI – Giovanna Checchi
“L’uomo planetario” di Ernesto Balducci, pubblicato nel lontano 1985, ha visto di nuovo la luce grazie al desiderio della Fondazione Balducci di far conoscere ai giovani il pensiero profetico del sacerdote scolopio. La nuova edizione, curata da Pietro Domenico Giovannoni, è uscita per i tipi della casa editrice veronese Gabrielli, con la preziosa prefazione dell’Arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli. Il testo, impreziosito dalle note illuminanti di Giovannoni, rivela di essere ancora oggi un’opera di sorprendente attualità. L’autore propone una visione dell’umanità che supera le barriere nazionali, culturali e religiose, anticipando le sfide della globalizzazione e dell’interconnessione planetaria. La sua analisi delle principali tradizioni religiose (induismo, buddhismo, islam, cristianesimo ed ebraismo) evidenzia come ciascuna possa contribuire alla formazione di un’etica planetaria, necessaria per affrontare le crisi globali contemporanee.
Il concetto di “uomo planetario” introdotto da Balducci invita a una trasformazione dell’identità umana, passando da una visione centrata sull’appartenenza a una specifica cultura o nazione a una consapevolezza globale. “L’uomo planetario non è di per sé antireligioso, solo che egli si confronta alle religioni dell’umanità come alla propria preistoria. Non è anticristiano, è postcristiano così come è postbuddista e postislamico.” (p. 55)
In un’epoca segnata da conflitti geopolitici, crisi ambientali e disuguaglianze sociali, l’appello alla costruzione di un’etica planetaria risuona con forza. La sua visione incoraggia un dialogo interreligioso autentico e una collaborazione tra culture diverse per affrontare le sfide comuni dell’umanità. Come sottolinea l’arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli, nella prefazione alla nuova edizione del libro, ci sono almeno tre paure che il sacerdote nato sul Monte Amiata ci sollecita ad affrontare con coraggio ma che in questi ultimi quarant’anni, almeno nel mondo occidentale, non si sono volute analizzare con la dovuta attenzione. E visto che non abbiamo trovato soluzioni contro le guerre, rimedi alla povertà e abbiamo sottovalutato il cambiamento climatico che cosa possiamo fare oggi? L’Arcivescovo Gambelli punta il dito su una quarta sfida che sarebbe quella relativa al timore di trasformare le emozioni in sentimenti. “L’informazione in tempo reale attraverso internet e i social, infatti, ci provoca ogni giorno miriadi di sensazioni diverse e contraddittorie che non abbiamo il tempo materiale e psicologico di trasformare in autentici sentimenti umani; questa mancata sedimentazione emotiva crea enormi problemi nel nostro equilibrio personale, nelle relazioni interpersonali ma anche nella dimensione politica.” (pag. 9).
In conclusione, questo libro, arricchito dalla prefazione dell’Arcivescovo Gambelli e alle ventuno pagine dell’introduzione di Giovannoni, offre al lettore una prospettiva lungimirante e profetica, invitando a ripensare l’identità umana in chiave globale e a promuovere una cultura di pace e solidarietà. L’opera di Balducci rimane dunque una lettura fondamentale per chiunque sia interessato a comprendere e affrontare le complessità del mondo contemporaneo.
Giovanna Checchi