2 Febbraio 2014 – PRESENTAZIONE DI GESU AL TEMPIO – Anno A

2 Febbraio 2014 – PRESENTAZIONE DI GESU AL TEMPIO – Anno A

2 Febbraio 2014 – PRESENTAZIONE DI GESU AL TEMPIO – Anno A

 

Il Paradiso, forse, non è molto diverso da come lo immaginavo quando era ancora viva in me la nostalgia per il momento più bello della vita familiare."

 

PRIMA LETTURA: Ml 3,1-4 – SALMO 23 – LETTERA AGLI EBREI: Eb 2,14-18 – VANGELO: Lc 2,22-40

 

Quest’anno la 4^ domenica del Tempo Ordinario coincide con la festa della presentazione di Gesù al Tempio. Non esistendo Omelie pronunziate da P. Balducci in una circostanza simile, proponiamo una serie di riflessioni su “La morte e la Speranza” espresse in occasioni diverse.

 

LA MORTE E LA SPERANZA 

 

"Se mi chiedessero quale certezza vorrei avere in punto di morte, risponderei che l'unica a rendermi sereno il trapasso sarebbe la certezza di aver distribuito agli uomini la speranza." "Il primo giorno di ogni anno mi avviene, ormai per consuetudine, di far la visita al cimitero del mio paese natale. Solo, tra le lapidi biancastre, lo sento più mio, più conforme alla mia e alla sua verità. I castagni che lo circondano non versano più dentro il recinto la schiuma verde delle loro fronde; se ne stanno spogli ed infreddoliti nella brumosa aria di montagna. È lì, mentre seggo ad un tumulo venerato, che la mia meditazione di capodanno non ha bisogno dei sussidi dell'immaginazione per mantenersi fedele alla propria logica. È facile accanto ai morti ascoltare la lenta frana delle cose, il trapasso delle generazioni dal tumulto che ci seduce all'immobile pace che ci spaventa."

 

"Un giorno resterà interrotto il nostro diario, scuoteremo da l'ultimo lembo della memoria le briciole dei desideri e ci troveremo d'improvviso esclusi dalla dimora terrena accovacciati sulla soglia dell' Aldilà, con la fatica nelle ossa, come mercenari in attesa della mercede. Ma saremo soli? Resterà interrotto questo colloquio, di cui tutti ignorano i termini ed il gaudio fuori che noi e Lui? O la morte, nonostante le apparenze, sarà appena una pausa d'ombra, come quando, parlando con un amico, ci mettiamo, solo per un momento, la faccia tra le mani? Il Paradiso, forse, non è molto diverso da come lo immaginavo quando era ancora viva in me la nostalgia per il momento più bello della vita familiare."

 

Ernesto Balducci

/ la_parola