Il maestro Thich Nhat Hanh e la pratica della pace – Allaman Allamani

 Il maestro Thich Nhat Hanh e la pratica della pace – Allaman Allamani

 Il maestro Thich Nhat Hanh e la pratica della pace – Allaman Allamani


Lo scorso gennaio è morto a 95 anni il monaco buddista vietnamita Thich Nhat Hanh. Esponente
del Buddhismo Zen ha sempre promosso pace, riconciliazione e fratellanza nella società.
Durante la guerra del Vietnam venne arrestato e torturato; si mantenne equidistante dai governi
del Nord e del Sud, dando vita al movimento di resistenza nonviolenta dei “Piccoli Corpi di Pace” –
laici e monaci che andavano nelle campagne per creare scuole, ospedali e per ricostruire i villaggi
bombardati, nonostante subissero attacchi da entrambi i contendenti.
Nel 1967, negli Stati Uniti, conobbe Martin Luther King, il quale, dopo averlo incontrato, lo candidò
al Premio Nobel per la pace.
Alcune sue frasi possono dare un’idea del suo pensiero:
“Dalla sofferenza apprendiamo. Sofferenza e felicità sono “inter-essenti”, come il loto che sorge
dalla mota, come la destra e la sinistra”
“Cristo è il Budda dell’Occidente. Anche lui ricorda l’importanza di stare nel presente, e di non dare
importanza al futuro”
“La morte è un’altra forma in cui ci si trasforma, come la nuvola che diviene pioggia o neve o
grandine”.
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Il maestro Thich Nhat Hanh e la pratica della pace

Il maestro Thich Nhat Hanh è morto il 22 gennaio 2022 a 95 anni nel tempio di Tu Hieu a Hué, nel centro del Vietnam.

Nato in Vietnam nel 1926, da giovane fu ordinato monaco del Buddhismo  Zen vietnamita, e da allora promosse pace, riconciliazione e fratellanza nella società.

Nel 1964, durante la guerra del Vietnam venne arrestato e torturato; si mantenne equidistante dai governi del Vietnam del Nord e dal Vietnam del Sud, dando vita al movimento di resistenza nonviolenta dei “Piccoli Corpi di Pace” – laici e monaci che andavano nelle campagne per creare scuole, ospedali e per ricostruire i villaggi bombardati, nonostante subissero attacchi da entrambi i contendenti.

Nel 1967, negli Stati Uniti, conobbe Martin Luther King, il quale, dopo averlo incontrato, lo candidò al Premio Nobel per la pace.

Due anni dopo diede vita alla Delegazione di Pace Buddhista, che partecipò alle trattative di pace di Parigi. Dopo la firma degli accordi, gli venne rifiutato il permesso di rientrare nel suo Paese da parte del governo comunista.

Si stabilì quindi in Francia, dove nel 1982 fondò Plum Village.

Ha fondato nove monasteri e dozzine di centri di pratica affiliati,  e ispirato la creazione di migliaia di comunità locali. E’ autore di un centinaio di libri.

Tra i suoi tanti contributi, c’ e’ la promozione della meditazione camminata: camminare senza sforzo e in consapevolezza (ad esempio  del movimento, dell’appoggio, dello spostamento del peso), è una forma di meditazione e  può essere una pratica spirituale per entrare in contatto con noi stessi e la natura che ci circonda,  vivendo il momento presente della vita quotidiana.

 

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