Michela Murgia God save the Queer. Catechismo femminista. Torino, Einaudi, 2022. € 13,78

Michela Murgia God save the Queer. Catechismo femminista. Torino, Einaudi, 2022. € 13,78

Michela Murgia God save the Queer. Catechismo femminista. Torino, Einaudi, 2022. 13,78

 

L’autrice, che è stata scrittrice, drammaturga, opinionista e attivista, ci ha lasciato nell’agosto di quest’anno. Sposata due volte – la seconda in articulo mortis – ha avuto diversi figli adottivi, che chiamava “figli d’anima”. Dedica questo libro, di agile ma non banale lettura, alla sua famiglia queer. Queer è un termine, di origine inglese, oggi utilizzato per indicare genericamente i non eterosessuali (https://it.wikipedia.org/wiki/Queer). 

 

Murgia ha lo scopo in questo scritto di tener insieme la sua fede cattolica e il suo femminismo. È un esercizio spirituale, aggiunge, rendere ragione della propria speranza quando è unita alla fede. L’autrice condivide i problemi che ha sperimentato di fronte alle enunciazioni di un Dio padre, e Dio padre onnipotente, che sono così connessi alla concezione del patriarcato e del suo potere. Al contrario, ci ricorda, Dio è inconoscibile, ma anche fallibile se, ad esempio, come ricorda la Genesi, si accorse solo in seguito di non aver completato la creazione dell’uomo se non accompagnandolo alla donna. 

 

Una sconvolgente scoperta vissuta dalla Murgia fu la vista, in una libreria religiosa di Oristano, di una copia della Trinità dipinta nel 1422 dal monaco russo Andrej Rublëv, che rimanda all’incontro biblico di Abramo con tre angeli presso le querce di Mamre. Quella visione portava, e porta, secondo l’autrice, a una sorta di partecipazione alla realtà di Dio come immagine di una relazione circolare, che ci coinvolge. In altre parole, piuttosto che nell’adorazione della sua unicità, Dio si rivela nella relazione.  

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