Mons. Galantino: “l’agire di Dio fondamento dell’accoglienza”

Mons. Galantino: “l’agire di Dio fondamento dell’accoglienza”

Fiesole – Avere il coraggio di accogliere: nella Chiesa e nella società. Non ha avuto remore il Segretario Generale della CEI, Mons. Nunzio Galantino, intervenendo alla Badia Fiesolana a chiusura di un ciclo d’incontri dedicato al tema dell’ “Alterità”, promosso dalla Fondazione per il 25° della morte di Padre Balducci. Tema del, convegno era appunto “Il significato cristiano dell’accoglienza” e il Segretario Generale della CEI ha subito affermato: “Perché il credente accoglie? E dove trova questa forza? La Chiesa non affronta mai con superficialità questo aspetto della nostra epoca”, perché “al fondamento dell’accoglienza per i cristiani non c’è un sentimento buonista, ci sta l’agire di Dio. Essere accoglienti significa per i cristiani esprimere la propria fede; quando facciamo accoglienza, stiamo aiutando il Padreterno a raggiungere il suo obiettivo, il mondo come Dio lo vuole”. La Chiesa dunque unisce, accoglie e dona perchè solo così è veramente cristiana.

Citando poi un saggio di Padre Balducci – La Chiesa come eucaristia – Mons. Galantino ha invitato ad agire concretamente, perché oggi sull’accoglienza “si gioca la carica profetica del cristiano, in un mondo dove ormai prevale la cultura dello scarto”. Ma l’accoglienza è anche un “dovere di giustizia e di civiltà”, come è stato affermato nella relazione introduttiva dal Presidente della Fondazione Balducci Andrea Cecconi e dagli altri relatori presenti: dalla Vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi, al Segretario Generale dell’Istituto Universitario Europeo Vincenzo Grassi, dal Vescovo di Fiesole Mons. Mario Meini al Sindaco Anna Ravoni. Una questione che va affrontata nella legalità, con profonda serietà: “Non capisco perché – si è domandato il Segretario della CEI – due anni fa qualcuno votò la legge sullo Ius soli, fece discorsi bellissimi, e oggi dica no. Si sono inventati la storia che è una legge importante e bella, ma non è il momento. Dopo due anni, non è il momento…”. E’ chiaro che dietro certi atteggiamenti ci sono motivazioni opportunistiche, legate alla ricerca di consenso. “Molto spesso – ha continuato Mons. Galantino – ho l’impressione che anche sul piano dell’impegno politico ci sia una sorta di Olimpiade ad appiattirsi sulle posizioni che più pagano”.
Anche la vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi, ha auspicato una rapida approvazione dello
 Ius soli: “Stiamo dialogando con altre forze politiche per trovare una sintesi rapida e veloce che porti all’esito voluto. Lo Ius soli è la legge dell’accoglienza, un segnale forte d’integrazione. Non abbiamo potuto anticipare i tempi perché in questa fase avrebbe significato la bocciatura della legge e questo è ciò che non vogliamo”. Mons. Mario Meini, Vescovo di Fiesole e Vicepresidente della CEI, ha completato la serie d’interventi illustrando alcuni progetti di accoglienza applicati dalla sua diocesi. (Antonio Degli Innocenti, Galantino: “L’agire di Dio fondamento dell’accoglienza” e G. San., Cittadinanza, Prodi: “Sforzo civico, andava fatto già 30 anni fa” in “Avvenire”, 11 novembre 2017)

 

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