“No a limitazioni all’accesso alla benedizione di Dio!” di Franz Kreissl – marzo 2021

“No a limitazioni all’accesso alla benedizione di Dio!” di Franz Kreissl – marzo 2021

No a limitazioni all’accesso alla benedizione di Dio!
di Franz Kreissl

in “www.kath.ch” del 16 marzo 2021 (traduzione: www.finesettimana.org)

 

Nel 2015 il vescovo Markus Büchel, interrogato a proposito delle coppie omosessuali, aveva scritto:
“Rallegriamoci per ogni relazione in cui i partner si accolgono come uguali, preziosi e amati figli di
Dio, rispettano la dignità dell’altro e promuovono il bene delle persone!”, e continuava: “Ritengo
oggi compito della Chiesa percorrere con le persone un cammino in cui esse possono integrare la
loro sessualità come dono di Dio nella loro vita e nelle loro relazioni”. Dipende dalla relazione il
fatto che ogni credente possa maturare, vivere e plasmare la propria umanità in tutte le sue
sfaccettature.
Non è ammissibile eslcudere a priori un determinato gruppo considerato “peccatore” senza
considerare le singole persone.
Con il suo documento la Congregazione della dottrina della fede si erge a controllore per decidere
chi può raggiungere la benedizione di Dio e chi no – e questo è inappropriato e sbagliato, perché la
Chiesa non è la guardiana della benedizione di Dio. Paolo scrive alla comunità dei Galati: “Quelli
che vengono dalla fede sono benedetti insieme ad Abramo, che credette” (Gal 3,9). Fin da Abramo
fa parte della natura delle persone che credono in Dio di essere una benedizione per gli altri.
La Chiesa ha il compito di elargire la benedizione di Dio e di prometterla agli uomini – non come
propria risorsa, ma da mediatrice. Non mi risulta che Dio abbia posto delle condizioni di accesso.
Proprio in un periodo in cui i peccati profondamente nascosti commessi nella Chiesa vengono
finalmente alla luce e avviano necessari, ma dolorosi processi, è una consolazione sapere che la
benedizione di Dio è rivolta a tutti. Senza questa convinzione, ci sarebbe davvero poca speranza
nella Chiesa, al contrario, noi tutti viviamo della promessa di Dio.
Perciò la Chiesa non può escludere nessuno dalla benedizione. Il nostro compito è essere
benedizione. La benedizione viene e da Dio – e grazie a Dio non dipende dalla persona che
benedice.

Franz Kreissl, responsabile dell’ufficio pastorale della diocesi St. Gallen, e membro della direzione
diocesana.

/ archivio_newsletter